Nella platea di strutture sanitarie chiamate a moltiplicare gli sforzi per far fronte a un evento imprevedibile che ne ha stravolto l’operatività ordinaria, le farmacie non si sono mai tirate indietro. Affermando una centralità già riconosciuta a livello formale dall’Esecutivo nel Dl Sostegni di marzo e sostanziata da importanti iniziative assunte durante l’emergenza Covid dai 19 mila presidi a croce verde attivi sul territorio nazionale. Dapprima nella distribuzione di mascherine per la collettività, poi offrendosi come sedi vaccinali per la somministrazione del vaccino anti Sars Cov-2 e, da fine luglio, segnalandosi come luoghi più gettonati per richiedere la stampa del green pass. «I cittadini in farmacia si sentono supportati – sostiene Marco Cossolo, presidente di Federfarma – e anche in questa fase della pandemia, con spirito di servizio, i farmacisti continuano a offrire assistenza e a rispondere ai nuovi bisogni di salute che progressivamente emergono».
AFFLUENZA SOPRA LA MEDIA PER RICHIESTA GREEN PASS
In prima battuta somministrando senza sosta tamponi e vaccini, ma prestandosi anche allo svolgimento di attività complementari per contrastare la diffusione del coronavirus e per consolidarsi nella loro funzione di pilastro sanitario di prossimità territoriale. «In queste settimane molte persone – sottolinea Cossolo – si rivolgono alle farmacie per stampare il green pass in quanto prive di computer o con scarsa dimestichezza con i mezzi informatici. Si tratta soprattutto di anziani, spesso soli, che per questo entrano con fiducia in farmacia, dove siamo pronti ad accoglierli e a soddisfare anche questa necessità». Un’operazione che rafforza la “customer satisfaction” delle farmacie e che, stando alle stime di Federfarma, vedrà lievitare il tasso di affluenza significativamente al di sopra della soglia dei 4 milioni di cittadini che mediamente le frequentano. «A fronte di questo flusso crescente di persone che ci apprestiamo a gestire – prosegue Cossolo – chiediamo di avere pazienza qualora dovesse verificarsi qualche rallentamento. Tuttavia siamo convinti che grazie allo spirito di collaborazione che da sempre si instaura tra farmacista e cittadino, non avremo troppe difficoltà a organizzarci anche da questo punto di vista». Aggiungendo l’erogazione della certificazione verde in formato cartaceo a una gamma di servizi peraltro già folta e ulteriormente estesa durante i mesi caldi del Covid, ad esempio attraverso il delivery dei farmaci a soggetti fragili o positivi al virus, impossibilitati a muoversi da casa. «In molti casi – sottolinea Cossolo – abbiamo ampliato gli orari di apertura e semplificato le procedure in un’ottica di sicurezza: penso alla possibilità di inviare o portare in farmacia il codice della ricetta elettronica che ha ridotto notevolmente le occasioni di contatto diretto».
TAMPONI LOW COST, IL SÌ COMPATTO DELLE CROCI VERDI
Altro segno di sensibilità della categoria nei confronti del momento delicato che il Paese sta attraversando è arrivato a inizio agosto con la firma del protocollo d’intesa per la somministrazione in farmacia dei test antigenici rapidi a prezzo calmierato, utili all’emissione del green pass. Valido fino al 30 settembre, l’accordo predisposto dal commissario straordinario Figliuolo d’intesa con il ministro Speranza e sottoscritto dai presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite fissa a 8 euro il tetto di spesa per i minori compresi tra 12 e 18 anni e a 15 euro per i maggiorenni. «È una grande prova di compattezza della farmacia italiana – evidenzia Cossolo – che ha deciso unanimemente di andare incontro alle esigenze dei nostri pazienti e dei nostri figli. Sono consapevole del sacrificio che la rimodulazione del prezzo dei tamponi potrebbe comportare, tuttavia l’adesione massiccia al protocollo accrediterà ancora di più la farmacia come essenziale presidio per la tutela della salute dei cittadini». Un impegno che traduce in realtà l’obiettivo di una farmacia dei servizi da tempo indicato e di un’evoluzione della figura professionale del farmacista sperimentata nel concreto in questi mesi attraverso i percorsi formativi predisposti dall’Iss per abilitare i farmacisti alla vaccinazione anti-Covid. A fronte di questo lavoro incessante e del processo di maturazione conosciuto nell’ultimo anno, ci sono tutti i presupposti affinché, una volta cessata l’emergenza pandemica, le croci verdi rinnovino il loro protagonismo nel Ssn anche nei mesi a venire. «A rassicurarci in particolare – conclude Cossolo – è l’attenzione che nei mesi scorsi in audizione alla quinta commissione bilancio il ministro Carfagna ha rivolto alle farmacie, rivendicandone un ruolo importante nel Pnrr specie per rafforzare i presidi sanitari di prossimità nelle aree del Sud e lontane dai grandi centri urbani. Questo ci conferma che quanto stiamo facendo sarà tenuto in considerazione anche in futuro».